Tuesday 23 August 2011

Storia buddista per i praticanti buddisti (Buddhist History for Practitioners)

                                       

'Moderni studi storici dimostrano la contingenza e la storicità degli sviluppi nelle religioni, qualcosa che le religioni tradizionali odiano intensamente. Lo studio storico delle religioni mina la pretesa che ogni forma specifica, dottrina pratica o verbale, potrebbe essere non mediata, del tutto definitiva, e al cento per cento una verità assoluta. Al contrario, favorisce l'opinione che tutte le espressioni e le forme religiose  sono relativi, vale a dire, sono in parte il risultato di cause e condizioni specifiche che si trovano nel loro ambienti specifici, e nel loro contesto e tempo. Anche una religione come il buddismo, che afferma come l'impermanenza del tutto centrale, in realtà non piace sentire che i suoi insegnamenti di base e le istituzioni, sono cambiati nel corso degli anni. Inoltre, nonostante la loro enfasi sul ragionamento e l'importanza dell'esperienza, i buddisti non piace avere le "storie di miracoli" in discussione. Ma moderni studi storici delle religioni si basano su metodi che non ritengono veri le storie di interventi soprannaturale nei processi storici, almeno non letteralmente, anche se li prendono sul serio. Così, questo progetto di insegnamento della storia buddista per i praticanti buddisti è essenzialmente di portare l'apprezzamento per la moderna coscienza storica nella stanza del tempio buddista.'

Rita. M. Gross (Tricycle, Estate, 2011)

http://www.tricycle.com/feature/buddhist-history-buddhist-practitioners

L'articolo è molto consigliato per chi riesce a leggere l'inglese. In fatti il sito di 'Tricyle' è veramente fantastico; piena di resorse, ritiri online, e molto altro.

'Modern historical studies show the contingency and historicity of developments in religions, something that traditional religions dislike intensely. Historical study of religion undercuts the claim that any specific form, any practice or verbal doctrine, could be unmediated, completely definitive, and one hundred percent an absolute truth. Instead, it fosters the view that all religious expressions and forms are relative, that is to say, they are partially the result of specific causes and conditions found in their specific environments. Even a religion such as Buddhism, which affirms impermanence as completely central, doesn’t really like to hear that its core teachings and institutions have changed over the years. Additionally, despite their emphasis on reasoning and the importance of experience, Buddhists don’t like to have valued “miracle stories” challenged. But modern historical studies of religion are based on methods that do not take stories of supernatural intervention into historical processes literally, even though they take them seriously. Thus, this project of teaching Buddhist history for Buddhist practitioners is essentially about bringing appreciation for modern historical consciousness into the Buddhist shrine room.' Rita. M. Gross (Tricycle, Summer 2011) 

Rita is great and Tricycle is well worth the read. I'd advise anyone interested in Buddhism to become a member. The exert above comes from the Summer issue.

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